UNA SCUOLA A CONTRIBUTO LIBERO E CONSAPEVOLE

Un'altra economia è possibile

La cultura è ciò che stimola l’intelletto individuale, è esperienza, è il contatto con la natura, è la formazione di un pensiero libero e di uno spirito critico.

Riteniamo che tutto ciò non possa essere quantificato, nessuna cifra può corrispondere a un bene così prezioso. Crediamo fermamente che tutti debbano avere la possibilità di accedere all’opportunità di formazione ed educazione; è una delle nostre convinzioni più profonde.

Ci siamo interrogati su come offrire questa proposta formativa al maggior numero di persone possibile, consentendo a chiunque di partecipare alle nostre iniziative e aderire alla scuola, indipendentemente dalle proprie risorse economiche e abbiamo trovato la strada e il coraggio di avviare un nuovo modello economico in grado di sostenere il nostro progetto di libera scuola.

Da qui nasce l’idea del nostro modello associativo fondado sul contributo libero e consapevole.

Un valore che sin da subito ha caratterizzato la nostra attività di pensiero e progettazione.

Le famiglie partecipano nella misura che possono alle spese della scuola, prendendosi però un impegno nel tempo. Le molteplici iniziative che promuoviamo e che integriamo nel contesto in cui la scuola opera sono a contributo libero: ciascuno contribuisce secondo le proprie capacità e in base al valore che attribuisce all’esperienza vissuta.

La nostra comunità educante vuole essere un sostegno importante al territorio locale, in termini di sviluppo culturale e impegno collettivo, secondo i principi di responsabilità sociale, sostenibilità e solidarietà.

Un momento fondamentale che ha confermato la validità del nostro modello economico è stato l’incontro con Micropoli e Mag Firenze, Cooperativa Finanziaria Mutualistica e Autogestita.

«La cultura è ciò grazie a cui si sviluppa il talento individuale. E il talento è il motore di qualsiasi progresso sociale.

È perciò di fondamentale importanza che la cultura sia un bene a disposizione di tutti, indipendentemente dalle risorse economiche del singolo.

Dobbiamo lavorare affinché si smetta di vendere la cultura come fosse una merce, per offrire opportunità formative libere a tutti quelli che stanno cercando la loro strada.»

F. Alessandri, maestro Waldorf

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